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Canada: Ultimi Dati Disponibili
Le importazioni totali canadesi di macchinari e tecnologia riferite ai 15 settori di riferimento del progetto Machines Italia, sono aumentate, nei primi 9 mesi del 2017, di circa l’8%, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’Italia porta a segno un risultato molto positivo dal punto di vista delle importazioni canadesi di beni strumentali, registrando un aumento del 32,66%% (da Euro 219 milioni circa nel 2016 a Euro 290 milioni nel 2017).
Cresce anche la quota di mercato del nostro paese passando dal 3,56% del 2016 al 4,38% del 2017 (+23%), che si riconferma il quinto fornitore del Canada di macchinari e tecnologia strumentale, preceduta nell’ordine da USA, Cina, Germania e Giappone e seguito da Messico, Corea del Sud, Regno Unito, Paesi Bassi e Tailandia. Fra i top 10, soltanto Cina, Giappone e Paesi Bassi non hanno registrato incrementi positivi delle proprie esportazioni verso il Canada. La Germani, che rimane il primo fornitore europeo, ha aumentato le esportazioni canadesi del 6,8%.
Fra le principali voci delle importazioni canadesi di macchinari, riferite ai 15 settori coperti da Machines Italia, figurano, nell’ordine, le macchine agricole, le macchine per l’industria grafica e cartotecnica e le macchine edili e movimento terra. Queste tre categorie merceologiche rappresentano ben oltre il 60% del totale.
Nel 2016 il Canada ha acquistato dall’Italia: macchine ed utensili per la lavorazione del metallo, macchine per imballaggio e confezionamento, macchine per l’industria alimentare, macchine lavorazione plastica e gomma.
Per quanto riguarda le importazioni canadesi di beni strumentali dall’Italia, tutte le categorie merceologiche hanno registrato un incremento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, ad eccezione delle macchine industria calzature, lavorazione pelle e industria conciaria (-25,49%), macchine metallurgia e fonderia (-29,12%), macchine lavorazione vetro (-100%), componentistica oleodinamica, pneumatica ed organi di trasmissione (-15,6%).
L’aumento più consistente, in termini di valori assoluti è stato registrato dalle macchine imballaggio e confezionamento, Euro 15 milioni ca. rispetto al 2016 (+40,33%), dalle macchine lavorazione metalli, Euro 14 milioni ca, (+36,73%) e dalle macchine lavorazione plastica e gomma Euro 14 milioni ca, Euro 14 milioni ca, che con un balzo in avanti del 78,31% sono anche il comparto con l’aumento percentuale maggiore.
Cresce anche la quota di mercato del nostro paese passando dal 3,56% del 2016 al 4,38% del 2017 (+23%), che si riconferma il quinto fornitore del Canada di macchinari e tecnologia strumentale, preceduta nell’ordine da USA, Cina, Germania e Giappone e seguito da Messico, Corea del Sud, Regno Unito, Paesi Bassi e Tailandia. Fra i top 10, soltanto Cina, Giappone e Paesi Bassi non hanno registrato incrementi positivi delle proprie esportazioni verso il Canada. La Germani, che rimane il primo fornitore europeo, ha aumentato le esportazioni canadesi del 6,8%.
Fra le principali voci delle importazioni canadesi di macchinari, riferite ai 15 settori coperti da Machines Italia, figurano, nell’ordine, le macchine agricole, le macchine per l’industria grafica e cartotecnica e le macchine edili e movimento terra. Queste tre categorie merceologiche rappresentano ben oltre il 60% del totale.
Nel 2016 il Canada ha acquistato dall’Italia: macchine ed utensili per la lavorazione del metallo, macchine per imballaggio e confezionamento, macchine per l’industria alimentare, macchine lavorazione plastica e gomma.
Per quanto riguarda le importazioni canadesi di beni strumentali dall’Italia, tutte le categorie merceologiche hanno registrato un incremento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, ad eccezione delle macchine industria calzature, lavorazione pelle e industria conciaria (-25,49%), macchine metallurgia e fonderia (-29,12%), macchine lavorazione vetro (-100%), componentistica oleodinamica, pneumatica ed organi di trasmissione (-15,6%).
L’aumento più consistente, in termini di valori assoluti è stato registrato dalle macchine imballaggio e confezionamento, Euro 15 milioni ca. rispetto al 2016 (+40,33%), dalle macchine lavorazione metalli, Euro 14 milioni ca, (+36,73%) e dalle macchine lavorazione plastica e gomma Euro 14 milioni ca, Euro 14 milioni ca, che con un balzo in avanti del 78,31% sono anche il comparto con l’aumento percentuale maggiore.
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