Quando una multinazionale cerca di stabilirsi in Messico per espandere la propria attività in vista dell'esportazione negli Stati Uniti, deve anche valutare i costi del trasferimento.

La cosa più importante per le aziende che decidono di fare grandi investimenti a lungo termine nel Paese è lo stato di diritto e la visibilità a lungo termine dell'ambiente economico, politico e legale in Messico, la transizione politica e l'efficacia della governance saranno fondamentali per mantenere la fiducia, concordano gli strateghi degli investimenti. 

Sebbene il fenomeno del nearshoring sia già in atto nel Paese, gli esperti prevedono che avvenga in fasi graduali e che stiamo entrando nella prima.

Secondo Janneth Quiroz, direttore delle analisi economiche, valutarie e borsistiche del Monex, i nuovi investimenti non sono aumentati quanto il reinvestimento dei profitti.

Le aziende già consolidate, che sanno già come operare in Messico, stanno massimizzando l'uso delle catene di approvvigionamento, aumentando la loro forza lavoro, il personale formato e le infrastrutture di cui già dispongono.

Esteban Polidura, responsabile della strategia di investimento per le Americhe di Julius Baer, ritiene che il nearshoring sia un'opportunità con un grande potenziale di impatto economico, ma che richieda tempo perché i suoi effetti si concretizzino pienamente. “Riteniamo che si cominceranno a vedere impatti economici significativi entro 3-5 anni, con benefici più profondi e sostenibili visibili tra 5-10 anni”.

Tuttavia, ha osservato che ci sono sfide che potrebbero influenzare la velocità e l'entità dell'impatto della delocalizzazione, tra cui la necessità di migliorare le infrastrutture e la connettività, affrontare i problemi di sicurezza e garantire un'adeguata fornitura di energia e acqua. Inoltre, la transizione politica e una governance efficace saranno fondamentali per mantenere la fiducia degli investitori e facilitare il processo di delocalizzazione delle imprese.