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RISPETTO AGLI ALTRI PAESI NEL 3° TRIMESTRE, L'ITALIA NEL COMPLESSO HA FATTO MEGLIO DI MOLTI ALTRI IN TERMINI DI ESPORTAZIONI VERSO GLI STATI UNITI

Le importazioni statunitensi dal mondo sono diminuite marginalmente del 3,31% negli ultimi nove mesi, ma mantengono la loro posizione di mercato leader nel mondo per l'acquisto di macchinari e tecnologie.

Negli ultimi tre mesi, la Cina ha superato il Canada come terzo fornitore di macchinari e tecnologie degli Stati Uniti. Solo quattro Paesi hanno aumentato le loro esportazioni negli ultimi mesi: Messico (2,27%), Corea del Sud (1,25%), India (9,53%) e Francia (11,45%). Tra i restanti dieci Paesi, l'Italia ha registrato il minor calo di variazione (-1,01%), registrando 3.892 milioni di Euros per i primi tre trimestri del 2024.

Nel complesso, i dati economici sono almeno minimamente ottimisti e stabili, come illustrato nei dati principali del rapporto Vanguard del 5 dicembre 2024 evidenziati come segue:

  • Un altro taglio all'obiettivo della Federal Reserve Bank per i tassi a breve termine il 18 dicembre 2024, portando il tasso di policy al 4,25%-4,5% per fine anno. Vanguard prevede che la Federal Reserve Bank ridurrà ulteriormente il suo obiettivo di tasso nel 2025, portandolo a un range del 3,75%-4%. Tagli successivi si rivelerebbero difficili, poiché qualsiasi indebolimento della crescita dovrebbe essere valutato a fronte di una potenziale ripresa dell'inflazione.

  • Crescita del PIL nell'intero anno 2024 di circa il 2,3%, con una crescita superiore al 2% nel 2025.

  • Inflazione (core PCE) in aumento al 2,9% entro la fine dell'anno a causa di confronti impegnativi con i dati dell'anno precedente, ma in calo al 2,5% entro la fine del 2025.

  • Il tasso di disoccupazione aumenta marginalmente nel 2025, attestandosi intorno alla fascia media del 4%.

A novembre 2024, l'economia statunitense ha aggiunto 227.000 posti di lavoro, superando le aspettative e mettendo a segno un robusto rimbalzo rispetto al mese precedente. In particolare, i guadagni di ottobre sono stati rivisti al rialzo a 36.000 da 12.000, mentre i guadagni di settembre sono stati adeguati a 255.000 da 223.000.

Mentre la maggior parte degli indicatori è tornata ai livelli pre-pandemia (compreso il tasso di disoccupazione, salito al 4,2%), la crescita dei salari rimane un'eccezione. La retribuzione oraria media è aumentata del 4% su base annua, il che potrebbe sostenere il potere d'acquisto e la fiducia dei consumatori.