Nella scorsa edizione della newsletter Machines Italia (#17) dell’estate 2020 avevamo posto il seguente quesito: “L'emergenza COVID-19 ha messo in luce la vulnerabilità  delle supply chain globali. In tempo di crisi ci rendiamo conto dell'estesa dipendenza da determinate aree geografiche, settori e vie di trasporto. Alla luce dell'esperienza maturata, ritenete che una presenza produttiva o strutture distributive più’ articolate in Nord America possano contribuire a creare catene di fornitura agili e di sistemi di gestione della sostenibilità  che possano aiutare a mitigare gli impatti negativi durante tali crisi per la vostra azienda ed i vostri clienti in USA, Messico e Canada? “  Ebbene la risposta quasi unanime dei lettori ha confermato la necessità di strutturare, in maniera più agile  e sostenibile, la supply chain aziendale per rispondere in modo veloce a situazioni di crisi di vasta portata e garantire la continuità  del rapporto di fornitura con clienti e partner.